Silvia Avallone, Cuore nero
L’unico modo per raggiungere Sassaia, minuscolo borgo incastonato tra le montagne, è una strada sterrata, ripidissima, nascosta tra i faggi. È da lì che un giorno compare Emilia, capelli rossi e crespi, magra come uno stecco, un’adolescente di trent’anni con gli anfibi viola e il giaccone verde fluo. Dalla casa accanto, Bruno assiste al suo arrivo come si assiste a un’invasione. Quella donna ha l’accento “foresto” e un mucchio di borse e valigie: cosa ci fa lassù, lontana dal resto del mondo?
Cuore nero è’ un libro che parla di un uomo e di una donna, del bene e del male, di due solitudini, di destino, di scelte, di amicizia, rapporti di sangue, appartenenza, condivisione, di redenzione e di detenzione delle conseguenze delle proprie azioni, di luoghi dimenticati o da dimenticare, del viaggio fisico ed interiore che deve fare un persona per sopravvivere agli eventi irreparabili che ha generato o subito. ma soprattutto é un libro che parla di amore.
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