Post

Visualizzazione dei post da luglio 6, 2017

Haruki Murakami, Norvegian wood

Immagine
Haruki Murakami, Norvegian wood. Tokyo blues , Einaudi, 2013 (Edizione originale: Noruwei no mori , 1987) Traduzione di Giorgio Amitrano Il protagonista di questo romanzo, Watanabe Tōru, a 37 anni ripercorre in un flashback il periodo della sua formazione sentimentale raccontando minuziosamente le vicende della sua vita di studente universitario nella Tokyo della fine degli anni Sessanta.   Avevo trentasette anni, ed ero seduto a bordo di un Boeing 747. […] dagli altoparlanti sul soffitto cominciò a diffondersi a basso volume una musica di sottofondo. Era Norvegian Wood dei Beatles in una annacquata versione orchestrale. E come sempre mi bastò riconoscerne la melodia per sentirmi turbato. […], la mia mente andò a tutte le cose che avevo perduto nel corso della vita. Il tempo passato, le persone morte o mai più riviste, le emozioni che non possono rivivere. Tōru è un giovane che si sente diverso dai suoi coetanei, ha un forte senso della morale che lo rende insicuro del

José Saramago, Cecità 1996

Immagine
Cecità- José Saramago Il romanzo, scritto dal Premio Nobel per la Letteratura José Saramago, è stato pubblicato nel 1995 con il titolo Ensaio sobre a Cegueira. In una città mai nominata, un automobilista fermo ad un semaforo diventa improvvisamente cieco, ma la sua cecità è particolare vede, infatti, tutto bianco. Tornato a casa grazie all’aiuto di un altro uomo, racconta l'accaduto a sua moglie; si recano così da uno specialista il quale non è in grado di dare spiegazioni per l’improvvisa cecità. Ben presto la cecità comincia a diffondersi e colpisce lo stesso medico; solo la moglie del medico è l'unica a resistere al contagio. L'epidemia si propaga in tutta la città e il governo decide di rinchiudere i ciechi per evitare il contagio. Il medico e la moglie, fintasi cieca per non essere separata dal marito, vengono internati in un ex manicomio dove incontrano tra gli altri il primo cieco e sua moglie. I personaggi sono identificati sempre tramite espressioni imperso