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Visualizzazione dei post da maggio 27, 2024

Satoshi Yagisawa, I miei giorni alla libreria Morisaki, Feltrinelli, 2022

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  Abbiamo votato e letto il libro del mese, ispirato dalla parola sorteggiata: relazioni . La storia si svolge a Tokyo, nel quartiere delle librerie e delle case editrici; qui si trova la libreria Morisaki, che appartiene alla famiglia della protagonista, Tatako, da tre generazioni. È infatti il regno di suo eccentrico zio Satoru, che dedica la sua vita ai libri, soprattutto da quando la moglie lo ha lasciato. Tatako, invece, non esce di casa da quando l'uomo di cui era innamorata ha scelto di sposare un'altra. È Satoru a lanciarle un'ancora di salvezza, offrendole di trasferirsi al primo piano della libreria. Tatako trova un modo di comunicare e di relazionarsi senza paura. Ci siamo incontrate per parlare della lettura di questo libro e ne è uscito un dibattito davvero interessante perché i nostri punti di vista sono stati davvero molto contrastanti: è stata una lettura scorrevole e piacevole, ma non tutte abbiamo apprezzato la trama. Il libro sembra mettere in scena il po

José Saramago, Cecità

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Cari lettori e care lettrici,  la parola sorteggiata che ci ha ispirato la lettura di Cecità di Saramago è  " indifferenza ". In questo romanzo , pubblicato nel 1995, l’autore portoghese, e futuro premio Nobel  per la letteratura, racconta della improvvisa diffusione di una strana epidemia in una città non precisata:  l'intera popolazione (o quasi) diventa cieca e le conseguenze di questa misteriosa malattia sulla convivenza sociale sono drammatiche. Chi è colpito si ritrova come avvolto in una nube lattiginosa e non vede più; le reazioni psicologiche dei protagonisti (volutamente spersonalizzati dall'autore e presentati in forma anonima) sono estreme.  Il 20 maggio ci siamo incontrate per scambiarci le i mpressioni di lettura di questo romanzo. Crudo, angosciante, alienante sono alcuni degli aggettivi emersi, anche se qualcuna è stata colpita molto  proprio dalla vividezza con cui sono rese sensazioni e paure. Non tutte hanno apprezzato lo stile particolato usato da