Satoshi Yagisawa, I miei giorni alla libreria Morisaki, Feltrinelli, 2022

 


Abbiamo votato e letto il libro del mese, ispirato dalla parola sorteggiata: relazioni.

La storia si svolge a Tokyo, nel quartiere delle librerie e delle case editrici; qui si trova la libreria Morisaki, che appartiene alla famiglia della protagonista, Tatako, da tre generazioni. È infatti il regno di suo eccentrico zio Satoru, che dedica la sua vita ai libri, soprattutto da quando la moglie lo ha lasciato. Tatako, invece, non esce di casa da quando l'uomo di cui era innamorata ha scelto di sposare un'altra. È Satoru a lanciarle un'ancora di salvezza, offrendole di trasferirsi al primo piano della libreria. Tatako trova un modo di comunicare e di relazionarsi senza paura.

Ci siamo incontrate per parlare della lettura di questo libro e ne è uscito un dibattito davvero interessante perché i nostri punti di vista sono stati davvero molto contrastanti: è stata una lettura scorrevole e piacevole, ma non tutte abbiamo apprezzato la trama.

Il libro sembra mettere in scena il potere salvifico dei libri e mostra l’importanza della pazienza nei rapporti umani, del rispetto per i tempi di evoluzione psicologica di ciascuno, senza pensare che si possa “aggiustare” tutto e subito.

Per qualcuna di noi il potere salvifico dei libri sembra tradursi nell’azione salvifica delle relazioni umane; i libri sono strumenti per far incontrare le persone, per stimolare quella socialità che la vita frenetica di fatto impedisce.

Per qualcun'altra il libro può sembrare un'esaltazione del potere della lettura, ma è apparso più un espediente letterario. Si legge velocemente, ma altrettanto velocemente lo si dimentica. È stata un’esperienza di lettura strana, una specie di placebo per trascorrere qualche ora in relax, ma non ha lasciato nulla e non ha trasmesso alcuna emozione.

E voi cosa ne pensate?

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