Raffaele Riba - La custodia dei cieli profondi


"All'inizio mi hanno chiamati figlio, poi fratello, 
poi il Custode;
infine l'Eremita o il Matto"

E' difficile raccontare la trama di questo libro senza svelarla troppo.
Centro nevralgico della storia è Cascina Odessa, una cascina realizzata negli anni '30 dal nonno di Gabriele, voce narrante e protagonista del romanzo.
Una casa costruita a custodia delle ossa del cane del nonno di Gabriele. Una casa contruita grazie a una diga che devia il letto di un fiume.
All'interno delle mura di questa casa c'è la storia della famiglia di Gabriele, dei suoi genitori e di suo fratello Emanuele.
Gabriele cura e custodisce la sua casa contro il disfacimento della sua famiglia.
Prima il padre, che decide di farsi ricoverare in una casa per anziani; poi la madre, che si perde tra le onde del mare.
Infine il fratello che va via di casa per studiare e che decide di non far più ritorno a Cascina Odessa.
Ed è proprio questa ultima dipartita è quella che rompe gli equilibri.
Nel cielo compare una seconda stella che rompe gli equilibri della natura e decreta l'inizio della fine.
Ho impiegato molto ad entrare nella storia del libro, ma quando sono riuscita nella impresa ho trovato la scrittura di Riba e la storia che racconta dirompenti e alla fine ogni tassello ha trovato la giusta collocazione.
A me il libro è piaciuto, anche se mi ha lasciato un senso di inquietudine.
Aspetto di avere le vostre opinioni!

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