Antonella Meiani, Tutti i bambini devono essere felici
Il maestro Paolo Alimonta non ha mai smesso di insegnare perché crede in una scuola pubblica di qualità, inclusiva e partecipata.
Questo libro racconta la sua storia e il suo impegno. La sua grande umanità contrasta con il modello di scuola anaffettiva, a cui siamo abituati. Paolo dice che bisogna stare a fianco di ogni bambino, coccolarlo, incitarlo, consolarlo, asciugargli le lacrime, spronarlo, aspettarlo, e, se necessario, ricominciare da capo. Non bisogna mai, neppure per un istante pensare di rinunciare e di abbandonare anche uno soltanto. per lui la scuola è un luogo dove i bambini devono essere felici.
Ha previsto un angolo nell'aula dove su un tappetone rilassarsi e leggere un libro durante le ore di lezione. Per lui è importante che si crei "la triangolazione perfetta", quella formata dai maestri, il bambino e i genitori. Paolo non comprende perché i genitori entrino a scuola solo per i colloqui e per ritirare le pagelle e non entrino mai per il gusto di stare tutti insieme e conoscere che succede nella classe accanto. Alla base della sua scuola c'è il concetto di "comunità classe" dove si sviluppa il senso di appartenenza, si condividono successi, paure, preoccupazione, l'allegria, il cibo.
In una classe comunità sono fondamentali l'inclusione, la pazienza e l'essere propositivi. Includere significa rispettare tutti. Per i bambini la scuola è il primo esempio di comunità. Visto che i bambini stanno a scuola sino alle 16 e i meno fortunati fino alle 18 Paolo ritiene che durante le vacanze non facciano cose legate all'ambiente scolastico, quindi compiti (come il ripasso di piccole nozioni o cose fatte a scuola) ma assicurandogli il piacere di fare cose con i genitori o con altri bambini o anche di non fare nulla.
Per questo motivo durante le vacanze pasquali il maestro Paolo da compiti speciali: 1) leggere un libro a loro scelta, 2) vedere un film (esperienza che si fa anche a scuola, come spunto all'attività didattica), 3) ricordare un episodio particolare sapendo che al ritorno dalle vacanze se ne parlerà. non si deve descrivere cosa hanno fatto, ma un episodio per loro particolarmente piacevole, che così non sarà legato alle condizioni sociali o economiche delle rispettive famiglie, 4) di esser felici.
Una delle componenti essenziali della felicità dei bambini è di essere circondati da adulti che li riconoscano come persone, sono disponibili a stare con loro e a creare momenti felici. Da lì scaturisce la felicità: facendo colazione con i genitori, essendo ascoltati e anche stando tutto il pomeriggio sul letto senza fare nulla. Ho apprezzato molto che nel libro siano stati inclusi i disegni dei bambini. C'è un disegno che rappresenta il maestro Aldo circondato da bambini con due, di cui uno sulla schiena e l'altro sulle spalle. Vista la sua stazza fisica sembra una montagna che i bambini sono desiderosi di scalare e che altri attendono il loro turno per farlo. Ha una tale sensibilità e umanità che suscita ammirazione e simpatia anche da parte dei bambini di altre classi, soprattutto quelli difficili, che si vogliono relazionare con lui.
Concludo con una amara nota: è un peccato che di maestri con la sua apertura mentale e con il suo carisma ce ne siano davvero pochi.
(Francesca)
Commenti
Posta un commento