Alessandro Garigliano, Mia figlia, don Chisciotte

<<...mia figlia - al pari di don Chisciotte - anacronistica come tutti i bambini, incarna una utopia errante utile a rivelare un sistema sociale civile economico molto più assurdo della sua ingenua follia e di quella del Cavaliere>>

Una storia tenera e affascinate quella contenuta in questo libro. La storia del rapporto tra un papà e sua figlia spiegato e raccontato attraverso il paragone con il "Don Chisciotte" di Cervantes.

Lei, la figlia, una principeffa pronta a esplorare il mondo con la sua prospettiva da bambina, con il suo entusiasmo da treenne. Lui, il papà, che cerca, come Sancio nel romanzo, di contenerla, di indirizzarla, di proteggerla cercando, però, di non spezzare l'incanto proprio della sua giovane età.

Tra le righe, tra le pagine del racconto il Don Chisciotte, il romanzo oggetto di studio e di ricerca da parte del papà che, a casa e senza lavoro, si finge agli occhi della figlia uno studioso del Cervantes, un moderno cantastorie delle imprese di Don Chisciotte.

Non ho ancora capito se questo libro mi è piaciuto o meno e forse questa mia incertezza  di giudizio è dovuta alla poca conoscenza del Don Chisciotte. Sicuramente mi è piaciuta di più la prima parte della seconda.

Aspetto i vostri commenti per cercare di capire meglio questo libro che è a metà tra un romanzo e un saggio e che indaga, tra realtà e letteratura, le pieghe dell'animo umano.

Mia figlia, Don Chisciotte
Alessandro Garigliano
Editore: NN Editore
Collana: La stagione
Anno edizione: 2017

(Barbara)

Commenti

  1. A me non è piaciuto; l'ho trovato troppo "visionario" e piuttosto pesante nella lettura

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  2. Anche io non sono riuscita ad apprezzare questo romanzo (romanzo?), riproverò a leggerlo di nuovo tra un po' per mettermi alla prova.
    Ale

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  3. Nel libro si parla della vita di una giovane famiglia che vive nella precarietà, precarietà che il padre cerca di nascondere alla figlia, inventandosi il ruolo di professore universitario.
    La sua originalità sta nel trasformare un capolavoro della letteratura in un rapporto tra un padre e una figlia: lei è un piccolo Don Chisciotte e lui Sancho Panza. Il libro è a metà strada tra il romanzo e il saggio critico ma è anche un insegnamento per il lettore: non ci si può arrendere quando si ha una eredità da trasmettere. Il tempo ha un ruolo centrale nel romanzo perché porta il padre a confrontarsi con lo scorrere del tempo, con un futuro che non riesce a creare e con un passato che è solo nostalgia.

    Francesca

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