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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

Giulia Corsalini - La lettrice di Cechov

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Eva arriva in Italia per lavoro. In Ukraina, il suo Paese di origine, lascia suo marito gravemente malato e sua figlia. In Italia trova un lavoro di badante che le permette di sostenere le spese universitarie della figlia. Il lavoro, però le permette anche di dedicare del tempo a una sua grande passione: Cechov. Comincia infatti a frequentare la biblioteca di Lingue dell'università di Macerata dove c'era anche l'Istituto di Slavistica. Proprio lì in Istituto Eva incontra il professor Giulio de Felice, l'uomo cambierà prospettiva ad Eva. A me questo libro è piaciuto molto. E' una storia bella, attuale. E' la storia di una donna che rinuncia alla quotidianetà della figlia pur di permetterle di studiare per poter relizzare il sogno di diventare medico. Una storia difficile, fatta di incomprensioni tra due donne forti che vivono con durezza gli anni del difficile distacco. E' un libro che a me è piaciuto molto. Giulia Corsalini racconta la storia con t

Diego De Silva, Mancarsi, Einaudi 2013

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È una storia d’amore raccontata però prima che inizi. Nicola è solo, ha perso una moglie che ha smesso di amare da tempo. Anche Irene non ama più suo marito e lo lascia, cerca la felicità. Entrambi vogliono un amore e sanno anche come deve essere. Frequentano lo stesso bistrot, ma non si conoscono e il caso vuole che ogni volta che Nicola arriva, Irene sia appena andata via. Malinconico ma bello (Ale)

Giacomo Papi, Il censimento dei radical chic, Feltrinelli 2019

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È un ritratto inquietante e nello stesso tempo divertente dell’Italia di oggi, in cui elucubrazioni filosofiche e citazioni dotte sono considerate con sospetto e disprezzo, un trucco delle élite per ingannare il "popolo", che è preda di sentimenti estremi che esterna con accessi di rabbia, applausi, insulti sui social e violenza fisica, contro i clandestini, i rom, gli omosessuali e gli intellettuali. La prima vittima, linciata sul pianerottolo di casa, è il professor Prospero, colpevole di aver citato Spinoza in un talk show, venendo immediatamente ripreso dal conduttore: «Questo è uno show per famiglie, e chi di giorno si spacca la schiena ha il diritto di rilassarsi e di non sentirsi inferiore». Il “primo ministro degli Interni” istituisce il Registro Nazionale degli Intellettuali e dei Radical Chic per censire, con lo scopo di proteggerli, coloro che «si ostinano a credersi più intelligenti degli altri». Molti, però, per non essere schedati si affrettano a svuo

Mauro De Vito, Due minuti a mezzanotte, Fila37 2018

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Protagonista è un commissario di polizia improbabile, ex spacciatore, che pensa che non possa capitare nulla di eccezionale a San Benedetto del Tronto. Una notte, però, viene trovato il cadavere di un giovane neofascista davanti a un centro di preghiera islamico. Le tensioni sociali si intrecciano alla propaganda politica e rendono la situazione complicata e difficile da gestire. Ci sono riferimenti alla guerra civile in Siria e alla partecipazione dei ribelli curdi. Santacaterina, con gli ispettori Baldi e Costantini, con l’aiuto di un informatore e di una magistrata che non si sa se sia amica o nemica, dovrà affrontare l’indagine... Mi è piaciuto leggere questo romanzo, anche perché non è il classico poliziesco fatto di intuito brillante e prove di coraggio. «Mi convinsi che mi avrebbero fatto una memorabile lavata di capo e poi mi avrebbero sbattuto fuori dalla polizia con disonore. Il pensiero non mi inquietava molto, pensavo alla palletta di coca che mi aspett

Viola Di Grado, Fuoco al cielo, La nave di Teseo 2019

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Una storia d’amore vissuta in “cattività” e per questo intensa e drammatica, sconvolgente e trascinante. Vladimir incontra Tamara in uno dei villaggi “chiusi” intorno alla “città segreta” al confine con la Siberia, luoghi nascosti al mondo, da cui non si può uscire, in cui il destino è segnato dalla radioattività del terreno, delle acque. Gli spunti per questo bellissimo romanzo sono vicende vere: l’esplosione della centrale nucleare di Majak nel 1957; l’esistenza di una zona al confine con la Siberia in cui vivevano persone stipendiate per essere “eroi dello scudo nucleare”, cavie umane; la scoperta, nel 1996, di un “essere” considerato poi “non umano”, Alëšen’ka. «All’inizio la città segreta contava duecentomila abitanti. Persone scelte per il grado estremo di sofferenza: menomate dalla guerra, provate dalla carestia, torturate nei campi di prigionia. Venivano contattate e si diceva loro: Ti portiamo in paradiso. Si diceva loro: Sarete i salvatori del mondo, i custodi