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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Romana Petri, Il mio cane del Klondike

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Il mio cane del Klondike è la storia di Osac un cane ricco di controindicazioni, un selvaggio che viene da lontano, indomabile e fuggiasco, sentimentale e al contempo ottuso nel suo amore donato senza riserve, ingombrante, binario e caotico come racconta il suo nome ma anche una créme glacée. Abbandonato dalla sua prima famiglia viene ritrovato senza vita ai bordi di una strada e riportato a forza ad una nuova vita fatta di spazi stretti, troppo per la sua prepotente esuberanza, di circuiti urbani inadatti al suo spirito selvaggio. Eppure nonostante tutto Osac a modo suo si adatta per amore, un amore senza riserve ma privo di sentimentalismi, un amore fisso e stabile, fedele, che non si consuma ed è per questo eterno.  <<Ciò che gli andava più a genio era essere una specie di mia appendice, una prolunga, un’altra come me ma con la testa e i sentimenti suoi>>   Gli uomini invece consumano i sentimenti, anzi spesso sono convinti che amare significhi cambiare la natu

Le donne e i premi letterari

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Nella giornata internazionale contro al violenza sulle donne noi proviamo a parlare di donne e di letteratura e di come sia difficile per una donna emergere in ambito letterario. Noi non siamo critici letterari, né vogliamo esserlo. Abbiamo solamente, per questa occasione, letto gli elenchi dei vincitori dei principali premi letterari italiani e abbiamo cercato i nomi delle donne vincitrici. E tra le vincitrici di questi premi abbiamo trovato donne che nei loro libri raccontano storie di violenza, di buio, di tradimenti. la nostra è, per certi versi e anche se non scientifica, una panoramica sulle scrittrici italiane che hanno aggiunto un tassello, con le loro opere, alla letteratura italiana contemporanea.

Loredana Cornero, 1977. Quando il femminismo entrò in tv

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Loredana Cornero, 1977. Quando il femminismo entrò in tv , Harpo, 2017 Il 1° settembre 1977, sulla seconda rete della Rai, ebbe inizio un programma televisivo tutto dedicato alle donne: Si dice donna. Fatti, ricerche, domande sul mondo femminile . Il libro racconta la storia della nascita, della preparazione e della messa in onda di questo programma, nelle  quattro edizioni succedutesi fino al 1981. Loredana Cornero ci restituisce bene l’entusiasmo, l’impegno, le idee, le discussioni, le difficoltà e le soddisfazioni vissute dalle protagoniste (soprattutto) e dai protagonisti di questa esperienza innovativa e riesce altrettanto bene a farci calare nel clima storico-culturale di allora: quello, in particolare, delle battaglie femministe per i diritti delle donne e per modificare il ruolo della donna nella società italiana. Un apporto fondamentale per la riuscita del programma fu dato da Tilde Capomazza, curatrice dello stesso, che seppe dare voce alle donne, ai loro senti

Alessandro Garigliano, Mia figlia, don Chisciotte

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<<...mia figlia - al pari di don Chisciotte - anacronistica come tutti i bambini, incarna una utopia errante utile a rivelare un sistema sociale civile economico molto più assurdo della sua ingenua follia e di quella del Cavaliere>> Una storia tenera e affascinate quella contenuta in questo libro. La storia del rapporto tra un papà e sua figlia spiegato e raccontato attraverso il paragone con il "Don Chisciotte" di Cervantes. Lei, la figlia, una principeffa pronta a esplorare il mondo con la sua prospettiva da bambina, con il suo entusiasmo da treenne. Lui, il papà, che cerca, come Sancio nel romanzo, di contenerla, di indirizzarla, di proteggerla cercando, però, di non spezzare l'incanto proprio della sua giovane età. Tra le righe, tra le pagine del racconto il Don Chisciotte, il romanzo oggetto di studio e di ricerca da parte del papà che, a casa e senza lavoro, si finge agli occhi della figlia uno studioso del Cervantes, un moderno cantastorie