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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

Luigi Pirandello - Novelle - La morte addosso

Luigi Pirandello - Novelle - La morte addosso La novella, uscita con il titolo di "Caffè Notturno", è stata poi ristampata con il nuovo titolo più evocativo della storia descritta.  E' stata portata sulle scene nel 1923 con un’opera ad atto unico dal titolo "L’uomo dal fiore in bocca".  Comincerò da questa novella la mia modesta rassegna della vastissima produzione di Pirandello. È una delle mie preferite e lo è soprattutto oggi dopo l’improvvisa scomparsa di un nostro collega; ho pensato a lui quando l’ho riletta in questi giorni. Un uomo perde il treno e si lamenta in un Caffè dell’inconveniente causato, a suo dire, dai molti pacchi e pacchetti che lo avrebbero rallentato nei movimenti. Tutta colpa della moglie che dalla villeggiatura lo ha incaricato di varie commissioni. Un altro uomo lo ascolta e inizia con lui un dialogo; è interessato alla vita degli estranei non per banale curiosità: ma così senza piacere, senza punto interessarmene, anzi…anzi

Italo Calvino, Il Cavaliere Inesistente

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Un libro scelto per caso, o per meglio dire per sbaglio. Pensavo di poterlo leggere a mio figlio, ma mi sono ritrovata a leggerlo io. Troppo complesso per un bambino di 8 anni , ma anche per un ragazzo di 11. Questo è un libro che si apprezza a pieno solo dopo aver letto e conosciuto i romanzi cavallereschi. La storia è ambientata all'epoca di Carlomagno e racconta le gesta di Agilulfo, cavaliere valoroso e nobile d'animo che indossa una bellissima armatura bianca. Ha un unico difetto: non esiste. O per meglio dire esiste solo dentro l'armatura che indossa. Fulcro della storia è la ricerca, da parte di Agilulfo, della Principessa Sofronia, figlia del re di Scozia. Per arrivare a lei il Cavaliere dovrà superare molti ostacoli e molte prove. Io naturalmente non vi dico se riuscirà a ritrovare la Principessa, né se sarà da lei svelato il mistero che tanto tormente, per tutto il romanzo, Agilulfo. Vi lascio solamente dicendo che metterò in valigia anche Il

Luigi Pirandello, Uno nessuno centomila

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  Luigi Pirandello, Uno nessuno centomila -1926     L’ultimo romanzo di Luigi Pirandello, un testamento letterario da lui stesso definito amaro. Il titolo sintetizza mirabilmente la visione pirandelliana della vita e costituisce un vero capolavoro. Uno dei miei romanzi preferiti.   Il protagonista Vitangelo Moscarda scopre che le persone, a cominciare dalla moglie, hanno un’immagine completamente diversa della sua persona. La scoperta di non essere “uno” agli occhi degli altri lo porterà a sentirsi “nessuno”. A nulla serviranno i suoi tentativi di distruggere questi “centomila” altri. Ritenuto pazzo finirà in un ospizio dove sarà finalmente libero, senza maschere.   Il libro, umoristico nell’accezione pirandelliana, mi ha cattura fin dalla prima pagina; un susseguirsi di situazioni grazie alle quali il protagonista scopre l’assoluta molteplicità dell’io e da personaggio diventa persona proprio attraverso la follia. Rinascere e morire attimo per attimo.    (

Lalla Romano, Le parole tra noi leggere

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Lalla Romano – Le parole tra noi leggere, Einaudi 1969 Vincitore del Premio Strega nel 1969, il libro è un autoritratto del rapporto tra una madre – la narratrice stessa - e il figlio. Uno stream of consciousness di sensazioni, ricordi e attimi vissuti. È un po’ un monologo cronologico che questa madre racconta, entrando nella sua vita e quindi in quella del figlio, a partire dalla sua infanzia. Il loro legame è complicato, soprattutto nell’età adolescenziale, quando il ragazzo inizia ad attraversare quei momenti di criticità comuni a tutti: un continuo tira e molla tra di loro.     Io gli giro intorno: con circospezione, con impazienza, con rabbia. Adesso, gli giro intorno; un tempo invece lo assalivo. Ma anche adesso ogni tanto – raramente – sbotto. Allora lui mi guarda con la sua famosa calma e dice: – Tu mi manchi di rispetto! La lettura non è scorrevole, proprio perché la tematica affrontata è seria e reale, c’è quindi bisogno di calarsi nei panni della

Elsa Morante, L'isola di Arturo

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Elsa Morante, L'isola di Arturo, Einaudi, 1957 (Vincitore del Premio Strega 1957) “Uno dei miei primi vanti era stato il mio nome. Avevo presto imparato (fu lui , mi sembra, il primo a informarmene), che Arturo è una stella: la luce più rapida e radiosa della figura di Boote, nel cielo boreale! E che inoltre questo nome fu portato da un re dell’antichità, comandante a una schiera di fedeli: i quali erano tutti eroi, come il loro re stesso, e dal loro re trattati alla pari, come fratelli.”   L'isola è Procida e Arturo è il protagonista di questo romanzo in cui si racconta in prima persona e  confida i suoi ricordi di bambino e di adolescente.   Arturo fanciullo vive sull'isola, il suo paradiso, in totale libertà, in un palazzo diroccato, sua madre è morta nel darlo alla luce e suo padre è sempre lontano. Il suo è un  mondo fatto di fantasia, di natura, ma anche di solitudine. Idolatra suo padre e non fa altro che fantasticare sui suoi viaggi, ha mitizzato

Niccolò Ammaniti, Io non ho paura

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Oggi voglio raccontarvi il libro "Io non ho paura" di Niccolò Ammaniti. E' l'estate del 1978 e sei bambini si avventurano sulle loro biciclette in cerca di avventura. Una sfida, una prova di coraggio, porta Michele, uno di loro a fare una scoperta sconvolgente e che cambierà il corso degli eventi. Un segreto troppo grande per essere condiviso con i suoi coetanei, ma anche parlarne con gli adulti risulta essere molto difficile. " Papà ti devo dire una cosa. Una cosa importante " Non voglio svelarvi di più di questo libro perchè merita di essere letto. La storia viene svelata dall'autore poco per volta e io, veramente, non voglio rovinarla. E' un libro appassionante e commovente. In questa citazione, secondo me c'è l'essenza del libro: " Piantala con questi mostri, Michele. I mostri non esistono. I fantasmi, i lupi mannari, le streghe sono fesserie inventate per mettere paura ai creduloni come te. Devi aver

Premio Strega 2011: Edoardo Nesi - Storia della mia gente

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Edoardo Nesi, Storia della mia gente , Bompiani, 2011 Nel libro Edoardo Nesi racconta la storia dell'impresa della sua famiglia che fallisce  a causa della massiccia presenza di immigrati cinesi, sfruttati da altri loro connazionali, costretti a vivere in un ambiente degradato e oggetto  di razzismo da parte degli operai italiani, che hanno perso il lavoro. La critica di Nesi è rivolta agli economisti, che non hanno la conoscenza, che "Machiavelli riteneva importante per chi deve governare: conoscere i territori che si governano per meglio difenderli". L'autore è molto critico anche per quello che riguarda l'idea che produrre per mercati di nicchia possa essere una strategia vincente per le imprese. L'autore è triste per la perdita del rumore delle  industrie.  In un capitolo del libro si legge che: "il rumore della tessitura non si ferma mai, è il canto più antico della nostra città e ai bambini fa da ninna nanna". Una

John Fante, Chiedi alla polvere

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John Fante, Chiedi alla polvere , Einaudi, 2016 (Edizione originale: Ask the dust, Stackpole Sons, 1939) Traduzione di Maria Giulia Castagnone In questo capolavoro della letteratura del Novecento c’è lo stesso scrittore e la sua vita. Arturo Bandini, il suo alter ego, protagonista di tanti altri romanzi, si racconta con semplicità e ci fa entrare nelle difficoltà di realizzarsi come scrittore e come uomo, nei momenti di sfiducia in se stesso, nella passione per Camilla la bella cameriera messicana e nel suo difficile rapporto con la religione. Siamo nella Los Angeles degli anni della Grande crisi e la polvere è quella delle strade del deserto. La California, con le sue strade, le sue spiagge, i suoi locali, i suoi motel, entra nel romanzo, non è semplicemente lo sfondo della storia. “Così l’ho intitolato Chiedi alla polvere , perché in quelle strade c’è la polvere dell’Est e del Middle West, ed è una polvere da cui non cresce nulla, una cultura senza radici, una frenetica

Raymond Queneau, I fiori blu

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RAYMOND QUENEAU, I fiori blu , Einaudi, 2014 (edizione originale: Les fleurs bleues, Gallimard, 1965) Traduzione di Italo Calvino “Il venticinque settembre milleduecentosessantaquattro, sul far del giorno, il Duca d'Auge salì in cima al torrione del suo castello per considerare un momentino la sua situazione storica. La trovò poco chiara. Resti del passato alla rinfusa si trascinavano qua e là. Sulle rive del vicino rivo erano accampati un Unno o due; poco distante un Gallo, forse Edueno, immergeva audacemente i piedi nella fresca corrente. Si disegnavano all'orizzonte le sagome sfatte di qualche diritto Romano, gran Saraceno, vecchio Franco, ignoto Vandalo. I normanni bevevan calvadòs.  Il Duca d'Auge sospirò pur senza interrompere l'attento esame di quei fenomeni consunti. Gli Unni cucinavano bistecche alla tartara, i Gaulois fumavano gitanes, i Romani disegnavano greche, i Franchi suonavano lire, i Saracineschi chiudevano persiane. I normanni bevevan calvadòs.”

Philip Roth, Il lamento di Portnoy

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PHILIP ROTH, Il lamento di Portnoy , Einaudi, 2014 (edizione originale: Portnoy’s complaint, Random House, 1969) Traduzione di Roberto C. Sonaglia   Alexander Portnoy (il protagonista) si racconta al proprio psicanalista, in un monologo, un flusso di coscienza e nel riaffiorare di ricordi ed episodi legati soprattutto al periodo adolescenziale. Roth descrive, con verve comica e con la maestria di un grande scrittore, il disagio, la frustrazione di vivere in una famiglia americana di ebrei borghesi, benpensanti, religiosissimi e il rapporto difficile con una madre assillante e soffocante. Le confidenze, o meglio le lamentele di Alexander Portnoy, erotomane e nello stesso tempo succube della mentalità tradizionalista, ti fanno entrare nell’intimità della vita familiare e personale di un ragazzo adolescente che poi si fa uomo, ti rendono partecipe delle pulsioni sessuali e dei pensieri più profondi e “inconfessabili”. Una volta entrati nel suo mondo è difficile uscirne senza

Le letture estive 2016 di Barbara: Erri De Luca - La Natura Esposta

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  Un uomo di un paese di montagna, vicino al confine, è costretto a lasciare la sua baita e a recarsi in un paese di mare, in una città portuale. Lì comincia a cercare lavoro. E' un uomo dai molti mestieri e sa restaurare oggetti sacri. Proprio per questo motivo comincia a cercare lavoro nelle chiese. E' ormai quasi convinto di dover cambiare città, di non riuscire a trovare lavoro quando, dal parroco della Chiesa Grande arriva una proposta: "Come puoi vedere, si tratta di un'opera degna di un maestro del Rinascimento. Oggi la Chiesa vuole recuperare l'originale. Si tratta di rimuovere il panneggio." Così l'uomo comincia a lavorare all'insolito restauro di un Cristo crocifisso realizzatro da un giovane scultore alla fine della Prima Guerra Mondiale. Ogni frase di Erri De Luca è ricca di significato, ogni parola è scelta con cura. La storia di una statua può rappresentare la storia di due uomini: dello scultore che l'ha realiz

Le letture estive 2016 di Tiziana

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Guerra e pace è una pietra miliare della letteratura russa ma spesso viene considerato di difficile lettura certamente per la sua oggettiva lunghezza. Mi sono così imposta di leggerlo sfidando la mia bulimia letteraria. E’ stata una folgorazione. I personaggi, molteplici ma sempre mirabilmente descritti, si muovono in uno scenario vasto temporalmente e geograficamente, protagonisti di scene spesso corali che coinvolgono ancora oggi il lettore. Passionalità e capacità narrative che denotano una sensibilità ancora attuale. (Tiziana)

Le letture estive 2016 di Francesca

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Massimo Gramellini, Fai bei sogni , Milano : Longanesi, 2012 Il libro traccia il percorso interiore dell'autore per superare il dolore e il senso di abbandono dovuto alla morte della madre sopraggiunta quando lui aveva nove anni. Racconta della lotta incessante contro il senso di solitudine e di inadeguatezza.  È la storia di un bimbo e poi di un adulto che imparerà a elaborare il lutto per la perdita della madre.  Ho amato molto questo libro per il suo timbro stilistico e per il suo contenuto. (Francesca) Anna Banti, Artemisia , Milano : SE, 2015 L'autrice parla della vicenda personale dell'artista Artemisia Gentileschi che fu stuprata da un pittore amico di famiglia (Agostino Tassi). La violenza subita da giovane la porta a dipingere con rabbia, rabbia riversata non solo contro chi le ha fatto violenza ma anche contro suo padre e il contesto familiare degradato in cui è vissuta. La sua figura mi ha colpito molto per l'importanza c

Biblioring 2016

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Il 4 maggio 2016 abbiamo partecipato, insieme al Circolo di lettura Vilfredo Pareto della Biblioteca di Area di Economia dell'Università Tor Vergata, all'ultimo degli appuntamenti di Biblioring, un divertente match tra editori organizzato da Biblioteche di Roma nell'ambito dell'iniziativa Roma che legge. Gli editori in gara erano Kogoi vs Edizioni di Comunità                        Le due case editrici si sono fronteggiate per presentare le loro più recenti pubblicazioni. Parole, trailer per assaporare e farsi sedurre dal testo e convincere il pubblico a scegliere il proprio libro. Il tema del match era: Economie tra passato e presente I libri in gara: En amazonie : un infiltrato nel migliore dei mondi Malet, Jean-Baptiste Kogoi -

Premio letterario Biblioteche di Roma 2015-2016

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Da settembre 2015 a maggio 2016 abbiamo partecipato come Circolo votante alla selezione dei finalisti del Premio e alla votazione finale. Per poter votare abbiamo letto, da settembre a dicembre 2015, tutti i titoli in concorso. Ci siamo incontrati e abbiamo confrontato le nostre impressioni. Abbiamo anche avuto l'opportunità di partecipare agli incontri con gli autori delle opere finaliste. Siamo stati molto contenti per la vittoria delle opere che ci avevano più entusiasmato. Ecco i vincitori della scorsa edizione: Sezione Narrativa  :  Marco Balzano,  L'ultimo arrivato, Sellerio Sezione Saggistica : Massimo Bucciantini,  Campo dei Fiori, Einaudi Sezione Graphic Novel : Fabio Visintin, Natali Neri, Comicout